Unghie gialle e fragili: potrebbe non essere solo un problema estetico

Estate fa rima con sandali e scarpe aperte: una gioia per molti, ma anche una fonte di ansia per quelle persone (e sono molte!) che non amano i propri piedi e li mostrano con una certa riluttanza. Il più delle volte a farci sentire a disagio è la forma irregolare delle unghie o il loro colore sgradevole e disomogeneo: condizioni, queste, che possono anche prescindere dall’aspetto meramente estetico ed essere dovute a vere e proprie patologie. Per poterci relazionare al meglio con il nostro corpo, e poter intervenire in modo mirato, è di fondamentale importanza imparare a riconoscerle.

I disturbi più comuni sono sicuramente l’onicodistrofia e l’onicomicosi.
Soffermandoci sui nomi possiamo avere una prima idea della natura delle due patologie: se onico deriva dal greco e significa unghia, distrofia fa riferimento ad un’alterazione del tessuto organico, mentre micosi rimanda ad un’infezione da funghi.

L’onicodistrofia comporta dunque una mutazione nella forma dell’unghia, che viene il più delle volte causata da forti traumi o da episodi di lieve entità reiterati nel tempo: portare spesso scarpe strette, ad esempio, implica uno stress maggiore di quanto potremmo pensare e può essere una delle ragioni che portano all’insorgere della malattia. La salute delle unghie dipende ovviamente anche dal nostro stato di benessere generale e può peggiorare se vengono a mancare alcuni elementi essenziali: così un deficit di ferro, di calcio e di altri minerali può portare ad un indebolimento anche importante, con tendenza delle unghie a spezzarsi ed un aspetto che da liscio e luminoso diventa ondulato ed opaco.

L’onicodistrofia può manifestarsi tanto sulle mani quanto sui piedi, generalmente sull’unghia del pollice o dell’alluce, ma nulla vieta che possa interessare anche più unghie contemporaneamente.




A riguardare principalmente le unghie dei piedi è invece l’onicomicosi: un’infezione dovuta alla presenza di funghi, muffe e lieviti che trovano un habitat perfetto in strutture cheratinose. Il primo campanello d’allarme arriva dall’alterazione cromatica dell’unghia stessa, che può virare al giallo e persino mostrare macchie marroni o verdognole. In questi casi è importante intervenire il prima possibile perché il proliferare indisturbato dell’infezione potrebbe evolvere in inspessimento ed irregolarità della superficie, arrivando nei casi più gravi fino al completo distacco ed alla caduta delle unghie malate. Tutto questo senza considerare la sensazione di fastidio e dolore che può facilmente manifestarsi.

I funghi responsabili dell’onicomicosi prosperano soprattutto in luoghi caldi ed umidi ed è per questo che palestre e piscine presentano un rischio maggiore di contagio e che la patologia aggredisce soprattutto le unghie dei piedi, dove la sudorazione è maggiore.
Ad essere più predisposti a questo genere di infezione sono naturalmente i soggetti anziani, diabetici, con problematiche del sistema immunitario, ma anche tutte le persone in piena salute che non osservano la buona abitudine di indossare calze e scarpe traspiranti, trattenendo il sudore ed aumentando così il livello di umidità dei piedi.

Voi avete mai sofferto o soffrite tutt’ora di onicodistrofia o di onicomicosi? Se avete voglia, lasciate un commento per condividere la vostra esperienza con chi è, o è stata, nella vostra stessa situazione.

 

Marica

Appassionata di cosmesi e di tutto ciò che è bello. Dal 2015 vivo a cavallo tra Italia e Inghilterra e ho un'inarrestabile passione per borse e rossetti. Il super-potere che vorrei? Quello dei capelli sempre in piega! Su Instagram mi trovi come @beautycaseblog.

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